Progetto umanitario El Alto

PROGETTO

COSTRUZIONE DI UN SALONE, BAGNI E UN AMBULATORIO MEDICO E DENTISTICO PRESSO IL CENTRO INFANTILE “MARIA AUXILIADORA” IN EL ALTO LA PAZ – BOLIVIA

Instituzione:

Congregazione delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore

Responsabilì:

Suor Elisabetta Sclapari

Suor Rosella Tiana

DATA: Cochabamba, 10 aprile del 2016 Cochabamba – Bolivia

COSTRUZIONE DI UN SALONE, BAGNI E UN AMBULATORIO MEDICO E DENTISTICO PRESSO IL CENTRO INFANTILE “MARIA AUXILIADORA” EL ALTO

Introduzione.

Suor Elisabetta Sclaplari, Superiora delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore in Bolivia e Suor Rosella Tiana, coordinatrice del Progetto, sono impegnate da circa 30 anni, in progetti di cooperazione allo sviluppo educativo – sociale – nutrizionale e sanitario dell’infanzia ed adolescenza in estremo stato di abbandono e povertà.

Poiché una delle case della Congregazione si trova a El Alto, nell’ Altipiano boliviano, Suor Elisabetta e Suor Rosella, sono a conoscenza delle necessità della popolazione ivi residente, motivo per cui propongono l’adozione del seguente progetto:

Costruzione di un salone, bagni e un ambulatorio medico e dentistico – “Centro infantile “Maria Auxiliadora” il cui obiettivo principale è quello di sostenere le necessità di bambini e genitori, con speciale attenzione alle mamme e ai bambini, La costruzione di questo progetto e la divulgazione di un’offerta formativa che include la conoscenza di norme igieniche, di alimentazione e cura dello proprio stato di salute, offrirebbe agli abitanti della regione una possibilità di sviluppo socio – educativo – sanitario come sistema preventivo, attraverso la promozione della donna e la cura della famiglia e di un minicentro medico ambulatorio di salute – dentistico.

PROGETTO

Nome del Progetto:

Centro Infantile “María Auxiliadora” – El Alto – Bolivia

DATI DELLA ORGANIZZAZIONE RICHIEDENTE

Identificazione

Nome: Suor Rosella Tiana

Via Mons. Josè Cognata s/n Tiquipaya Cochabamba Bolivia

Casella Postal: 1306, Cochabamba, Bolivia

E-mail: suor.rosella@gmail.com

Telefono: 00591 44312911 Cellulare: 00591 72220060

Nome della Rappresentante Legale:

Nome:Suor. Elisabetta Sclapari, Salesiana Oblatas del Sagrato Corazòn Sigla: SOSC

Indirizzo: Via Mons. Josè Cognata s/n, Località Tiquipaya, Cochabamba, Bolivia.

Casella Postale: 1306

Telefono/Fax: 00591-4-4312911

E-m@il: soscbolivia@entelnet.bo

Natura Giuridica dell’Entità

La Congregazione delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, è istituita nell’Arcidiocesi di Cochabamba (Bolivia), ha domicilio nella località di Tiquipaya e gode di piena Personalità Giuridica Canonica, lavorando al servizio della Comunità in opere sociali senza fine di lucro.

Dati della Diocesi:

La Diocesi di El Alto è stata fondata circa 20 anni fà. Il territorio ha 6 Province del dipartimento de La Paz (Omasuyos, Camacho, Muñejas, Ingavi, Los Andes e Manco Kapac) ubicate nevados tra quelli della Cordigliera reale delle Ande e il lago Titicaca. parte: inoltre una parte della provincia Murillo. ( il centro de La Paz)

PROVINCIA

SUPERFICIE

POPOLAZIONE

MUÑEJAS

4.965

29.694

CAMACHO

2.080

59.847

MANCO CAPAK

367

24.039

OMASUYOS

2.065

92.126

LOS ANDES

1.658

73.728

INGAVI

5.410

106.086

MURILLO

387

974.754

TOTAL

16.932 Km2

1.360.274

Mappa della Bolivia:

mappa-bolivia

Dipartimento della pace:

cartina

La Popolazione:

La popolazione della diocesi raggiunge 1.400.000 abitanti. Più di 1 milione corrisponde alla città di El Alto e il resto circa 300.000 all’ area rurale.

Nell’aspetto socio economico e pastorale sociale, la Diocesi ha due realtà: urbano e rurale.

L`area rurale nella parte sociale, si caratterizza fra gli altri elementi per una forte migrazione delle famiglie alle grandi città della Bolivia e all’estero. L’economia della popolazione é basata sull’ attività agricola, tenendo conto che la mono-coltivazione è sempre più forte con la divisione dei terreni, questo porta un costante impoverimento della popolazione.

La città di El Alto è uno dei luoghi con maggiore povertà che ha la Bolivia.

Situata a 4070 metri sopra il livello del mare, con un clima molto ostile.

Negli ultimi 2 decenni la popolazione di El Alto si è triplicata, raggiungendo attualmente 1 milione di abitanti. Questo sopra tutto si deve alla migrazione delle comunità rurali, centri

dei minatori e del resto della nazione; persone e famiglie che giungono presso la città di El Alto nella ricerca di migliorare le condizioni della loro vita e dei loro figli.

Con questo hanno trovato una realtà molto diversa da quella che avevano pensato e desiderato: disoccupazione, mancanza di abitazioni e di servizi di base, mancanza di scuole di qualsiasi grado e di centri di salute; situazioni che vanno ad aumentare i problemi sociali, come: alti tassi di criminalità, infra-violenza familiare, maltrattamento infantile, il consumo eccessivo di alcol e droga, prostituzione infantile, frequenti rapimenti e traffico di organi e di persone ecc.

La crescita della popolazione è del 6%in questa provincia quando la media nazionale è solo del 1,5%.

La popolazione di El Alto è una popolazione molto giovane: il 59% sono persone minori di 24 anni e il 39% minori di 14 anni.

Più del 90% della popolazione è di origine indígena, il 70% di origine Aymara. Le culture sono radicate nelle credenze religiose molto forti con elementi culturali, machismo, e paternalismo.

Questa situazione porta a un continuo maltrattamento della donna e dei figli, facilitando cosi gli abbandoni da parte dell’ uomo del nucleo familiare.

Panoramica storica

Il Centro “Maria Auxiliadora” è stato fondato nel 1988 dai Salesiani Suore Oblate del Sacro Cuore. In quel tempo per la costruzione si utilizzò la terra adiacente alla cappella “Maria Immacolata”, la costruzione del centro ed anche la casa delle suore è stata possibile grazie al sostegno finanziario della Congregazione dei Salesiani.

Inizialmente il centro custodiva 40 bambini; Le suore sono riuscite ad avere un contributo economico, che ha permesso di espandere l’infrastruttura del Centro cosi da arrivare ad assistere 130 bambini.

Fino al 2013 Il Centro è stato gestito da Suor Luisa Guibellini , religiosa instancabile con spirito missionario e con grande impegno verso i bambini, poveri e emarginati.

Nel 2013 per motivi di salute Suor Luisa rientrò in Italia; in assenza di alternative, il centro fù affidato alla diocesi di El Alto. A partire dal novembre 2015 le Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore hanno ripreso il centro.

Situazione giuridica

Legalmente il Centro Infantil “María Auxiliadora” è appoggiato sia alla Familia Salesiana e allo stesso tiempo alla Diócesi di El Alto, è riconosciuto come Opera Sociale della chiesa Cattolica della Congregazione delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, in carica come responsabile per la Amministrazione del Centro suor Mabel Chileno, sotto la guida di suor Rosella Tiana responsabile del Progetto.

Funzionamento del Centro

Attualmente il Centro Infantile “María Auxiliadora” assiste giornalmente 144 bambini di età compresa dai 2 ai 5 anni. Tutti i bambini vengono da famiglie della campagna de Riesgo Alto.

Descrizione del territorio intorno al progetto

El Alto è una città situata nel dipartimento di La Paz, Bolivia a ovest dell’ Altipiano. Il territorio del comune di El Alto si estende per circa 388.000 kmq. Fa parte dell’area metropolitana di La Paz, con la quale forma Il secondo agglomerato urbano più grande della Bolivia; si trova ad un’altitudine di 4.070 metri.

Il 60% della popolazione Alteña vive in condizioni di povertà e il 30% addirittura in condizioni di povertà estrema o di indigenza senza poter soddisfare le esigenze di base quali il cibo.
È preoccupante la mancanza dei servizi di base, in quanto solo il 72% della popolazione ha acqua potabile in casa, il 75% ha elettricità, solo il 55% ha fognature.
Chi lavora è solo il 10% ed ha un contratto di lavoro regolare, con l’assicurazione sanitaria i contributi per la pensione ed altri benefici di lavoro.

Il resto della popolazione lavora in un modo informale con il commercio, l’edilizia e trasporti.

Se il salario minimo ben consolidato da parte dei dipendenti del governo é attualmente di 1.640,00 Bs. (US $ 237), per la gran maggioranza è molto comune non raggiungerlo essendo molto frequente lo stipendio mensile di 600.00 Bs. (US $ 86). Tale situazione costringe le famiglie a far lavorare i due genitori, compresi i bambini e gli adolescenti in età molto giovane; una situazione molto complessa specialmente dove la donna è madre e padre dei propri figli.

Istruzione

In riferimento alla istruzione, solo di 72% degli adolescenti termina le scuole elementari, il 38% le scuole superiori ed il 10% l’ università.

El Alto conta 222 unità educative, 148 pubbliche e 74 private. Il numero è nettamente inferiore alla domanda della popolazione. Nei nuovi insediamenti urbani non ci sono scuole, e ancor meno asili per bambini; è notevole l’ apporto e il lavoro della Chiesa Cattolica .

Esiste una grande richiesta di asili da parte della popolazione, soprattutto dalle numerose madri abbandonate dai mariti e ragazze madri.

I Centri educativi che già esistono funzionano nella loro totalità nel Centro di El Alto.

Dobbiamo riconoscere che la mancanza di Centri educativi per i bambini é un elemento negativo che presto o tardi andrà ad aumentare la situazione di povertà nell’ intera area della città di El Alto.

Situazione dei bambini

Senza dubbio chi soffre di più dalla situazione socio – economica della città di El Alto sono i bambini. I dati statistici che rispecchiano sono confusi, contraddittori e a volte perfino estremamente discutibili; dipende sempre da dove provengono le fonti di informazione: se pubblica o privata.

Il problema più sofferto per i bambini di El Alto con tutta onestà è il maltrattamento che subiscono: Statistiche del ministero dell’ infanzia del governo boliviano sostengono che l’83% dei bambini soffre di violenza nelle proprie famiglie e nelle scuole, attraverso colpi, castighi fisici e insulti.

Le Defensorías dei bambini ed adolescenti di El l’Alto ricevono annualmente più di 30.000 denunce di maltrattamento infantile, la grande maggioranza dei casi di maltrattamento infantile non si rivela per motivi culturali o per la paura che il papà possa a posteriori abbandonare la famiglia, lasciandola senza mezzi di sussistenza.

Tenendo conto che la gran maggioranza delle donne lavorano, diventa una pratica molto comune, che le madri lasciano loro figli piccoli da soli rinchiusi in casa, mentre esse sono fuori per lavoro. I bambini rimangono con qualcosa da mangiare, in assoluto abbandono durante tutto il giorno.

Ecco l’ importanza davanti a queste realtà di avere asili o centri educativi per bambini, in modo che la mamma continui a lavorare per sostenere la famiglia.

Nonostante la mancanza di statistiche attendibili, possiamo stabilire in base a varie fonti, che circa 80% dei bambini di El Alto soffre di malnutrizione, di questi più del 30% di malnutrizione grave, che colpisce lo sviluppo fisico, intellettuale e affettivo dei bambini.

Altri problemi che affliggono i bimbi di El Alto sono i frequenti abusi sessuali ( generalmente gli aggressori sono i familiari), il lavoro minorile e la prostituzione infantile ed il consumo di droghe e alcool.

Situazione della zona 12 ottobre

La zona 12 ottobre situata questa nella parte dell’Urbe centrale di Altena, limitrofe nella Ceja di El Alto. Appartiene a 1 Distretto di El Alto.

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La popolazione della zona 12 ottobre raggiunge 15.000 abitanti. Ciò che fa la differenza di altri quartieri di El Alto, è nominata “zona rossa”, per via dei tanti postriboli, lenocinios, cantine, e luoghi clandestini di vendita di stupefacenti, ecc. di El Alto.

Tutti i giorni accadono fatti criminali: furti, assalti, omicidi. Di conseguenza nell’ambiente in cui vivono i bambini e le bambine della zona sono considerati ad alto rischio sociale.

La popolazione che lavora si dedica alle attività informali soprattutto al commercio.

Per la sua posizione centrale la popolazione ha facile acceso ai servizi di salute o alle unità educative. Tuttavia, mancano Centri educativi per i bambini piccoli, per questo il Centro “Maria Auxiliadora” diventa una delle poche alternative di questo aspetto. Sopratutto per le famiglie numerose, separate e a madri sole e abbandonata.

Obiettivo

Meta principale

Bambini e bambine in situazione ad alto rischio sociale della zona 12 di ottobre della città di El Alto, possono trovare nel Centro infantile “Maria Auxiliadora” un ambiente adeguato

con persone che possono accoglierli volendoli bene e dando a loro affetto e un po di serenità per garantirgli un futuro più sicuro.

Obiettivi del progetto

  1. Le famiglie divise e numerose , ragazze madri e madri abbandonate della zona 12 di ottobre della città di El Alto possono disporre del Centro infantile, per appoggiarle e aiutarle nell’allevamento e nell’educazione dei loro figli piccoli.

2. 144 bambini e bambine ogni anno ad alto rischio sociale: provenienti dalle famiglie numerose, divise o vittime della violenza e maltrattamenti o vittime della negligenza, possono trovare uno spazio che garantisce lo sviluppo integrale:fisico, motorio, intellettuale, affettivo e sociale.

3. Le madri e padri di famiglia possono trovare nel Centro uno spazio familiare di formazione che consenta loro di rafforzare l’ autostima la fiducia e i legami matrimoniali e di famiglia.

Protezione dei bambini

I problemi sociali che vivono i bambini nella città di El Alto, è molto complessa e non richiede solo risposte strutturali, ma reali e concrete. Questa è la sfida del Centro infantile “Maria Auxiliadora”.
Con tutta sicurezza la situazione dei bambini che vivono in numerosi sobborghi di El Alto è molto difficile. Tuttavia la realtà dei bambini che vivono nella zona il 12 ottobre è di altissimo rischio sociale. La zona in cui quasi ogni casa è un bordello o sfruttamento della prostituzione, o cantine dove è più che normale vedere persone che vendono o consumano droghe e tanti tanti ubriachi.

Il Centro infantile “Maria Auxiliadora” è una delle pochissime alternative dove la popolazione può contare per curare giornalmente i propri bambini.

Con l’ ampliamento del nuovo salone e con l’ ambulatorio medico si pensa di arrivare a ricevere fino 150 bambini.

Perciò è di fondamentale importanza per la popolazione del 12 ottobre garantire la continuità del nostro Centro infantile.

Un grazie di cuore per la vostra generosità, noi tutte preghiamo ogni giorno perché il Signore benedica e vegli sempre sulle vostre splendide famiglie.

Un abbraccio.

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