progetto umanitario bambini disabili

Progetto umanitario Hogar de Dios

Casa di accoglienza per bambini disabili
Progetto umanitario realizzato (1999-2005)

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Quest’opera si è sviluppata su un terreno acquistato dalla nostra Associazione nell’anno 2000. Quarantacinque ettari di terreno incolto ora destinati a pascolo per il bestiame, determinante per la produzione di latte e carne, così da rendere autosufficiente, una volta a regime, il fabbisogno alimentare degli ospiti.

La casa di accoglienza, progettata a suo tempo da un architetto boliviano, prevedeva dimensioni per ospitare 17 bambini disabili, con un costo che si aggirava sui 180000 dollari. In seguito, dopo una attenta supervisione da parte del nostro socio, Arch. Mario Alessandro Vanzetto, il progetto veniva modificato e potenziato in modo tale da poter ospitare, in 1500 Mq. Interamente coperti, almeno 50 bambini, un ambulatorio dentistico e un ambulatorio medico (che è anche a disposizione della comunità locale) nel rispetto delle normative italiane ed europee sui disabili, senza peraltro deturpare le caratteristiche architettoniche del luogo. Ovviamente tutto questo ha comportato un aumento di spesa che è salito a circa 250000 dollari. Le modifiche inoltre hanno portato ad un allungamento naturale dei tempi stimati per il completamento dell’opera, che è giunta a definitivo compimento nel mese di settembre 2003.

La mano d’opera è stata costituita da manovali e muratori locali. Gli impianti elettrici ed idraulici sono stati realizzati da alcuni nostri volontari .
Dall’Italia abbiamo inviato diverso materiale per la costruzione di questa casa di accoglienza, grazie anche al contributo di aziende che insieme a privati, ci hanno donato, tra l’altro, la sala di fisioterapia, le porte, il materiale telefonico e parte del materiale elettrico.
Contributi economici massicci di amici e di anonimi hanno sostenuto e continuano a sostenere le nostre iniziative, il tutto unito allo sforzo dei nostri soci che, costantemente, attraverso la promozione dell’Associazione con concerti, mercatini ed attività varie, sensibilizzano l’opinione pubblica.
Il 4 ottobre 2003 l’istituto è stato inaugurato con la presenza di autorità civili e religiose. La rappresentanza della nostra Associazione era composta dal Presidente, i due vice Presidenti e tre consiglieri. Le autorità locali boliviane erano rappresentate dal Sindaco, l’Assessore regionale ai servizi sociali, il responsabile dei minori della Provincia. Vi era poi la segretaria del Consolato italiano, esponenti del Rotari Club di S. Cruz ed altri esponenti di rilievo delle istituzioni boliviane.
A benedire l’istituto è stato Mons. Tito Solari Arcivescovo di Cochabamba, di origine friulana, coadiuvato da Padre Carlo Longo, Rettore delle Università Salesiane, anche lui originario della provincia di Padova, oltre ad altri missionari che operano in Bolivia.
A Toni e Marisa, responsabili dell’Associazione Hogar de Dios è stato consegnato ufficialmente questo istituto perché possano così al più presto dare una casa e l’assistenza dovuta ai bimbi disabili di quella terra.

Il progetto Hogar de Dios, terminato per quanto riguarda la costruzione dell’istituto ha continuato così a necessitare di un ulteriore periodo di sostegno da parte nostra in quanto si è giunti a concordare con gli operatori Toni e Marisa un programma di sostegno e sviluppo a tempo tale da portare all’autosufficienza economica di tutta l’opera. Sono stati così inviati un impianto di mungitura (donato da una azienda di Padernello) ed una cisterna per la conservazione del latte da noi acquistata (17.000,00 euro), necessari per il potenziamento della fattoria, fonte primaria per il sostentamento dell’Hogar de Dios.
Le previsioni nostre sono che una volta a regime,questa opera sarà in grado di ospitare 70 bambini disabili e dare lavoro a 50 persone tra operatori sanitari e campesinos.

La nostra Associazione ha così ultimato questo primo suo grande impegno.

Nell’anno 2012 ha preso avvio la produzione di formaggi e derivati, realizzati grazie alla costruzione di un caseificio voluto da Antonio, sovvenzionato da gruppi della provincia di Treviso e dalla CEI.

A distanza di alcuni anni, possiamo ancora una volta riconoscere quanto importante sia stata la realizzazione di quest’opera, infatti, attualmente la stessa ospita 42 bambini, curati con attenzione ed amore dalla coppia Antonio e Marisa. Igiene, ordine e pulizia regnano all’interno del fabbricato. Terapie opportune sono applicate a loro favore.

La nostra Associazione ritiene doveroso riconoscere merito a questi volontari che si concedono da anni per il bene altrui.

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